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Ricominciamo bene!


La libertà è faticosa

Gira in questi giorni sui social una frase di Tiziano Terzani presa da La fine è il mio inizio, che riguarda la libertà di pensiero e di appartenenza. Terzani parlava di libertà faticosa "perchè ogni volta, davanti ad una situazione, quando bisogna decidere cosa pensare, cosa fare, si può solo ricorrere alla propria testa, al proprio cuore".

Nel Vangelo di ieri (Gv 8,1-11) gli scribi e i farisei interrogano Gesù circa la lapidazione della donna adultera: si chiedono cosa pensi il Maestro della legge dell'Antico Testamento. E Gesù non dice nulla, scrive con un dito per terra, e lo si riesce ad immaginare che rimane lì per qualche momento a "decidere che cosa pensare", scegliendo infine di non ricorrere alla prescrizione di legge. Invita anche gli altri a pensare e, soprattutto, a sospendere il giudizio.

La sospensione del giudizio ha una conseguenza incredibile: la donna che la legge avrebbe ucciso viene salvata e, di più, ha l'occasione di riprendersi la vita e "non peccare più".

Sospendere il giudizio, non prendere posizione per partito preso, ricorrere alla propria testa, al proprio cuore: una libertà faticosa, ma indispensabile per poter vedere tutta la realtà e non incagliarsi in schemi rigidi e che perdano di vista l'essenza delle cose.

[SP]


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